Oggi ho fatto un incursione all’interno del Playground 2.0: volevo “toccare” con mano lo sviluppo della gara tra i due team: la squadra rossa e la squadra blu.
Ho raccolto alcuni spunti e sensazioni del pomeriggio.. ovviamente senza addentrarmi nei contenuti specifici del corso…
Quello che vi propongo è una “sbirciatina” all’interno dell’incontro di oggi…
Sono arrivata leggermente in ritardo (alle 15.00) e la squadra Blu era già immersa nei lavori: stava presentando l’analisi di siti web concorrenti nell’ambito del settore alberghiero.
Il primo a parlare, sotto gli occhi del severo docente Cesare Bottini che per l’occasione era affiancato da Giulio Destri, è stato Gaetano Mazzanti.
Il compito del gruppo era immedesimarsi in un’agenzia di organizzazione eventi cal fine di analizzare i siti di possibili location.
“La cosa snervante è stata fare lo screening tra gli alberghi che rispecchiano i requisiti scelti (numero di camere, ubicazione, raggiungibilità ecc.)” confessa Gaetano.
Superata la prima prova sintesi del lavoro fatto nelle due settimane di intervallo tra un incontro e l’altro, si passa allo step successivo: breve sintesi del contenuto delle precedenti lezioni prima di fare lo step di avanzamento.
Bello vedere che il gruppo si è attivato per raccontare a Silvia Arcangeli che mancava la volta precedente, i principi che fondano l’analisi tra business strategy e contenuti del sito.
“Quello che comunichiamo all’interno è coerente con quello che mostriamo fuori? Dove investiamo? Quali sono le nostre priorità? Queste sono le domande che ci dobbiamo fare” introduce Claudio Rubbiani.
Altra cosa “L’utente che arriva sul nostro sito di che tipo è?” e via di seguito a rinfrescare quali tecniche di analisi possono essere utilizzate per individare le tipologie di utenti al fine di capire come rispondere ai loro bisogni.
“I contenuti vanno collegati alla strategia WEB rispetto ai consumatori target” racconta Claudia Miani “dobbiamo catalogare e raggruppare i contenuti”
“Ma quali sono gli strumenti giusti da utilizzare per comunicare il messaggio?” chiede Silvia.
E via ad analizzare quale sia il sistema più efficace per comunicare tra link interni, pop up, ecc ecc. ma soprattutto passare da un marketiting 1.0 ad una collaborazione con il cliente… abbiamo bisogno di favorire l’interazione, dobbiamo raccogliere i contributi del cliente che diventa partner!
Finiti i 15 minuti di riepilogo generale sui passaggi salienti, Cesare riprende la parola per introdurre i nuovi concetti…
“Consideriamo come funziona la nostra mente e cosa cerca…” “Tutto deve essere equilibrato nelle pagine web.”
E’ con queste parole che inizia la terza lezione.
“Nel tempo si è passati da un sito catalogo on line, ad una community dove le persone dicono quello che pensano. Dobbiamo accettare che l’uditorio web – che non è ancora cliente – discute il vostro brand” dice Giulio Destri.
Nell’85 non si pensava minimamente a dare parola all’utente, oggi non possiamo dimenticare che l’utente può parlare di noi nel nostro sito apertamente oppure può farlo in tutti i social network, blog e altri siti dove gli viene dato spazio.
Allora è inutile nascondersi….. meglio essere trasparenti e accettare le critiche… perché da una critica si può sempre costruire qualcosa di buono… purchè lo si voglia!!!!!
È con queste indicazioni che prosegue l’analisi dei case history…
Un’altro suggerimento interessante, che arriva dal buon senso ma che ci siamo dimenticati, è che per lavorare bene occorre riscoprire la nostra identità… la nostra univocità… trovare il nostro spazio e smetterla di essere follower!!!
Una citazione che non posso non riportare perché linka le persone e i nostri valori???
Tre parole:
- 1. Passione
- Mettiamo gli individui al centro del nostro progetto
- E soprattutto…. andiamo oltre il profitto di domani mattina…… OLTRE!!!!
E poi condividere.. promuovere le discussioni tra clienti, fornitori, dipendenti, partner e collaboratori…
Il pomeriggio continua con una primo lavoro di gruppo che porta ad uno dei momenti più interessanti: l’esito del lavoro mette in luce quanto i team abbiano esercitato la capacità di uscire dagli schemi.
“Luxory Friendly” è uno dei payoff delle due nascenti catene di alberghi , la squadra Blu, che stanno prendendo vita nella sede di Nexida che ci ospita.
La squadra rossa, invece, ha lanciato un interessantissimo game con i propri clienti: un premio per coloro che pubblicano la storia migliore sul proprio soggiorno nell’albergo.
A decretare la vittoria sono gli stessi clienti che votano on line i racconti, commenti…. e persino le critiche!
Questo si che significa essere 2.0 aperti al parrere del proprio cliente!!!
Bravi!
Articolo di Anna Piacentini
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